Cocktail e dintorni
Cannuccia nei cocktail: quando ha senso usarla e quando va evitata
C’è molta confusione riguardo all’uso della cannuccia nei cocktail: facciamo un po’ di chiarezza e impariamo a usare correttamente questo strumento
Cannuccia sì o cannuccia no? In generale, no. Ma dipende.
L’utilizzo della cannuccia è fortemente sconsigliato per la maggior parte dei drink, per svariati motivi che vi spiegheremo nel dettaglio, con tutte le possibili eccezioni.
Tre motivi per cui l’uso della cannuccia nel cocktail è sconsigliato:
1
Prima di tutto, la cannuccia sarebbe assolutamente da evitare in tutti i drink frizzanti, perché bere con la cannuccia comporta la perdita di effervescenza. Immaginiamo di bere il Prosecco con la cannuccia: lo fareste mai? Sicuramente no, quindi anche per il famoso Spritz sarebbe sconsigliato l’utilizzo di quella cannuccia che invece viene spesso fornita insieme al drink, senza un vero perché.
2
Utilizzare una cannuccia per bere un drink comporta anche la perdita di contatto delle labbra con il vetro del bicchiere ghiacciato e, soprattutto, la possibilità di avvicinare il naso al drink per coglierne il profumo. Un bravo barman lavora anche su questi due aspetti: servire il vetro alla giusta temperatura e dare al drink il miglior profumo possibile con ingredienti di qualità. Servirsi della cannuccia, quindi, vanifica parte del lavoro del vostro mixologist di fiducia.
3
Forse non ve ne siete mai resi conto, ma bere con la cannuccia porta a deglutire molto più velocemente quantità più abbondanti di liquido. In questo modo, il drink è destinato a finire più in fretta, senza che possiate gustarne a pieno l’aroma. In alcuni casi, questo fa parte della strategia di alcuni gestori di locali per invogliare i clienti a consumare un numero maggiore di drink. Bere responsabilmente, però, significa anche gestire con consapevolezza questo aspetto, mantenendo il controllo delle quantità consumate.
Due casi in cui cannuccia nel drink è molto utile:
Nonostante quanto detto finora, in alcuni cocktail l’utilizzo della cannuccia è quasi obbligatorio: è il caso, ad esempio, di tutti quei drink che prevedono l’uso di ghiaccio tritato e/o pezzetti di frutta o erbe aromatiche come i cocktail pestati (caipiriña, caipiroska, mojito, ecc…). In questi casi, la cannuccia aiuta a bere senza ingerire gli ingredienti che danno sapore al cocktail e che devono restare nel bicchiere, per poter svolgere al meglio la loro funzione.
E che dire della funzione antistress della cannuccia? Ebbene sì, lo sottovalutiamo, ma anche questo aspetto ha un suo valore. Mescolare il cocktail con la cannuccia può essere un buon modo per rilassarci e permetterci di bere con calma, mentre ci dedichiamo alle chiacchiere e ci lasciamo alle spalle i problemi della giornata. A questo proposito, sarebbe consigliato l’utilizzo degli stirrer, ovvero dei bastoncini inseriti all’interno del drink proprio con questa funzione, in modo da ottenere lo stesso effetto rilassante senza le controindicazioni di cui sopra.
Molte persone restano comunque affezionate alla cannuccia, forse proprio per la sua funzione distensiva, arrivando a utilizzarne anche due contemporaneamente nello stesso drink. Qualunque sia la vostra preferenza, ricordate sempre di evitare le cannucce in plastica monouso: chiedete al vostro barista di procurarsi una delle tante alternative sostenibili, per fare del bene a voi stessi e all’ambiente.