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Il mondo del vino

Collio, terra di bianchi preziosi

Viaggio in Friuli-Venezia Giulia, nella zona di produzione del Collio: alla scoperta di una delle DOC più importanti della Regione e dei viticoltori migliori

Il Friuli-Venezia Giulia è un’affascinate terra di confine, che conserva questa impronta culturale ed enogastronomica fatta di contaminazioni provenienti dall’influsso mitteleuropeo. Sono in particolare i vini bianchi il vero prezioso patrimonio di queste terre, come nel caso della Malvasia Istriana e della Vitovska che sin dal nome rievocano la storica vicinanza con la penisola istriana, assieme alla Ribolla Gialla, la Malvasia e il Friulano (ex Tocai) per gli autoctoni, il Pinot Grigio, il Sauvignon e lo Chardonnay per gli internazionali. Sul fronte culinario l’influsso orientale si ritrova nell’uso del maiale, delle zuppe e di intriganti abbinamenti tra dolce e salato. Tra le denominazioni più importanti della regione c’è il Collio DOC, che comprende la fascia collinare settentrionale della provincia di Gorizia. 

Viticoltori d’eccezione

Proprio nel Collio DOC si concentrano alcuni storici viticoltori.  Uno di questi è Josko Gravner, che da circa 20 anni ha portato una vera rivoluzione nel territorio, coi suoi vini bianchi macerati in anfora, tecnica che ricalca quella della Georgia, dove è nato il vino nel 6000 a.C. Si tratta di quelli che più comunemente vengono definiti orange wine, vini prodotti con uve a bacca bianca che fermentano e macerano per settimane, a volte per mesi, a contatto con le bucce, esattamente come avviene per la produzione dei vini rossi. La concentrazione dei pigmenti e dei polifenoli presenti nelle bucce dell’uva bianca, anche se infinitamente inferiore rispetto a quella dei rossi, determina un vino che può andare dall’oro intenso sino all’ambrato, segnato da una certa ruvidità al palato, tipica del tannino. È questo il caso della sua Ribolla Gialla da lunga macerazione in anfore georgiane e passaggio in legno grande, che può essere abbinata persino alle carni bianche, o per rimanere nel territorio col frico, un piatto tradizionale a base di formaggio fuso, patate e cipolle. 

gravner.it

Anche Jermann è tra i grandi produttori della zona, coi suoi 20 ettari nella tenuta di Ruttars a Dolegna del Collio, è entrato nel mito col suo Vintage Tunina. Si tratta di un bianco strepitoso da Sauvignon, Chardonnay, Ribolla Gialla e Malvasia, più altri vitigni minori, che fu definito da Luigi Veronelli, maestro della critica internazionale come il “Mennea dei vini italiani” per quel sorso scattante e potente come il celeberrimo velocista. Un bianco da tutto pasto, ottimo con i piatti a base di pesce, ma anche con le preparazioni agrodolci, come i ravioli tradizionali friulani, i cjarson, dal gusto inconfondibile. 

castellodispessa.it

Un itinerario per scoprire il Collio

Per scoprire questi e altri viticoltori della zona vi suggeriamo di seguire gli itinerari della Strada del vino e delle ciliegie, che si snoda attraverso tredici località segnate da 1600 ettari di vigneto. Tra le cantine da non perdere, oltre a quelle già citate, vi segnaliamo anche il Castello di Spessa, Marco Felluga-Russiz e Gradis’ciutta dove avrete modo di conoscere piccoli borghi, assaggiare grandi vini (anche rossi, non dimenticate lo Schioppettino e il Tazzelenghe!) e passeggiare su queste dolci colline. Buona visita!

Per approfondire: Strada del vino e delle ciliegie del Collio

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