Il mondo del vino
Prosecco, un universo tutto da scoprire
È tra i vini più famosi all’estero, quello che stravince rispetto a qualsiasi altro spumante italiano. C’è chi lo beve solo per l’aperitivo, chi a tutto pasto (persino a colazione!), sta di fatto che il Prosecco, secondo le proiezioni dell’Osservatorio di Unione Italiana Vini, conferma anche quest’anno il suo trend di crescita per l’export, con un + 40% per valore e + 11,7% per prezzo medio. Nonostante il Belpaese sia ricco di bollicine, sia da Metodo Classico che Martinotti (o Charmat), prodotte da uve internazionali (Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco) e da vitigni autoctoni (Erbaluce, Verdicchio, Durella, Nerello Mascalese ecc.), il Prosecco continua a vincere “a mani basse”.


Come scoprire i prodotti e i territori del Prosecco
Si fa preso a dire “Prosecco”, ma la verità è che dietro a questo nome si nascondono prodotti diversi, tutti o quasi da vitigno Glera. Bianco, rosato, dalla bollicina cremosa e i profumi di pera e mela, o di frutta secca, il Prosecco è un universo tutto da scoprire, a partire dalla denominazione più estesa, la Prosecco Doc (Denominazione di Origine Controllata). I vini prodotti in questa ampia zona di pianura, dove la meccanizzazione è la consuetudine, sono in genere quelli più facili e da pronta beva all’assaggio, molti dei quali pensati per l’esportazione. Ci sono poi le Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), come l’Asolo Prosecco da viticoltura eroica, con terreni scoscesi e rese limitate, e il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Due zone collinari meravigliose, tutte da vivere e da visitare grazie alle loro Strade enoturistiche pensate proprio per i Prosecco lover più curiosi. È proprio qui che si trova la massima espressione qualitativa del Prosecco, al cui vertice c’è il Cartizze, una sottozona della Docg Conegliano Valdobbiadene di soli 107 ettari, con un microclima unico e compresa tra le colline più scoscese di tutto il territorio.

Non solo Prosecco
Oltre al prosecco, l’Italia ha centinaia di spumanti da metodo Martinotti e Classico, ideali per ogni situazione. Gli appassionati delle grandi bollicine italiane Metodo Classico da vitigni internazionali hanno di che divertirsi in territori vocati come la Franciacorta e l’Oltrepò Pavese in Lombardia, l’Alta Langa in Piemonte e il Trento Doc in Trentino. C’è poi tutto il mondo degli spumanti da vitigni autoctoni, a partire dalla denominazione Lessini Durello Doc, una valida alternativa al Prosecco, prodotto da uva Durella, con aromi minerali che si percepiscono anche nel calice. C’è poi l’Asprinio di Aversa in Campania, ottimo con la mozzarella di bufala o la pizza, il Blanc de Morgex et La Salle da vitigno prié blac in Valle d’Aosta da provare con gli spiedini di pesce, lo Spumante rosato da Nero di Troia in Puglia con la minestra di cicerchie e molti, molti altri ancora. Tutti da scoprire, stappare e assaggiare.