Italian taste
Alla scoperta dei prodotti tipici: il rosmarino di Montevecchia
Risale a un secolo fa l’amore dei contadini della Brianza lecchese per il rosmarino. Nel cuore della Val Curone la coltivazione di questa erba aromatica protagonista della cucina italiana è diventata nei primi del ‘900 un affare di tutta la comunità.
Montevecchia è un piccolo comune della Brianza lecchese che fa parte di un Parco Regionale di 2.700 ettari e che ha fatto del rosmarino un’eccellenza locale, una produzione di nicchia assolutamente da scoprire.
Adagiato sui morbidi pendii a soli trentacinque chilometri dalla città di Milano, nel cuore della Brianza, il Parco è un’area votata alla viticoltura, alla produzione di formaggi e alla coltivazione delle erbe aromatiche. Sulla sommità di una delle colline si erge, maestoso, il Santuario della Beata Vergine del Carmelo: chi sale la lunga scalinata che porta alla cima verrà subito avvolto dal profumo del rosmarino fresco, che cresce rigoglioso sui ronchi terrazzati di questo versante collinare esposto a sud e protetto dai venti freddi delle Alpi.
Da togliere il fiato è anche il panorama: nelle giornate più limpide, dalla cima di Montevecchia si gode di una bellissima vista sulla città di Milano.

Le proprietà del rosmarino
Siamo di fronte a un’eccellenza locale che gode della denominazione di “P.A.T. – Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano”. Le aziende agricole sfruttano sapientemente i benefici del rosmarino e delle altre erbe officinali della zona per la creazione di creme per il corpo e saponi, oltre che per piatti regionali squisiti.


In cucina il rosmarino è prezioso perché fonte di sali minerali (calcio, ferro e potassio) e di antiossidanti naturali, che lo rendono importante nella lotta ai radicali liberi e utile per la conservazione degli alimenti. Tra le ricette più note della cucina italiana che vedono protagonista il rosmarino ci sono sicuramente le focacce, le immancabili patate al rosmarino, ma anche i risotti al Nord e, nel Centro Italia, il coniglio e in generale le carni bianche.
Oltre ad essere un ottimo aromatizzante in cucina, il rosmarino (Rosmarinus officinalis) vanta proprietà purificanti, tonificanti e rivitalizzanti. L’olio essenziale di rosmarino favorisce la digestione se assunto in gocce, meglio con un cucchiaino di miele, mentre è altrettanto apprezzato nella cosmesi naturale (link all’articolo dedicato),per la creazione di pomate e unguenti. Se vaporizzato, può aiutare la concentrazione: non a caso gli antichi Greci si cingevano la fronte con rami di rosmarino quando erano impegnati in attività intellettuali.
Come conservare il rosmarino a casa
La fioritura non segue una cadenza stagionale, ma avviene più volte nel corso dell’anno. Per questo, non dobbiamo accontentarci di utilizzare in cucina solo il rosmarino secco, ma possiamo godere anche facilmente del rosmarino fresco, facilmente: basta una piantina coltivata in vaso e collocata su un balcone – al riparo dal vento e in un punto soleggiato – e potremo utilizzare i suoi rametti profumati in moltissime preparazioni gastronomiche tipiche italiane. Per conservare il rosmarino reciso basta collocarlo in un bicchiere con dell’acqua e, per diversi giorni, lo avremo a disposizione in cucina, a portata di mano.

Incontri di viaggio
Nel corso del nostro viaggio nella Brianza lecchese abbiamo selezionato le specialità di diverse Aziende agricole di alta qualità, che propongono prodotti naturali a base di erbe aromatiche, ma anche vini locali, formaggi, salumi, oltre a suggestive soluzioni per l’ospitalità.