Italy on the road
Venezia fuori stagione. Alla scoperta della città, tra un cicchetto e l’altro
Itinerario gustoso, durante il periodo meno affollato, nella tradizione veneziana dell’aperitivo con Spritz e cicchetti
Venezia è la città più romantica del mondo, è stupenda durante la Mostra del Cinema, magica per il suo incredibile e unico Carnevale, affascinante nei giorni della Biennale, ma ha sempre un enorme e gigantesco problema: è affollata.
Anche durante le vacanze di Natale si può scegliere di vedere Venezia vestita a festa, illuminata dalle luminarie e con una grande partecipazione per la Regata delle Befane il 6 gennaio. Oppure si può aspettare che la città si svuoti un po’, nei giorni dopo l’Epifania.
E se non possiamo pretendere di vedere tornare i delfini nel Canal Grande come durante la pandemia, perché non andare a Venezia fuori stagione, quando le calli non sono affollate e non bisogna fare la fila per tutto? A gennaio si ha la possibilità di scoprire una Venezia più autentica e condividere i bacari solo con i veneziani, approfittare dei prezzi più economici per gli hotel e soprattutto mangiare le specialità locali senza fretta.
Ma cosa sono i bacari?
Ecco un piccolo glossario per destreggiarsi al meglio nell’aperitivo veneziano.
Il bacaro non è un bar, non è un ristorante, è un’osteria dove si può bere uno spritz o quella che i veneti chiamano un’ombra (un bicchiere di vino), accompagnati dai classici “cicchetti” (stuzzichini, spesso delle fette di pane ampiamente farcite). L’ambiente è informale e divertente. Si possono trovare nei vari sestieri (le sei zone in cui è divisa Venezia) della città. L’arredamento è rustico e ci si trova spesso a condividere tavoli o, magari, a sedersi su una barca attraccata davanti al locale.

Andar per bacari – cioè fare un piccolo tour tra questi luoghi golosi – è uno stile di divertimento tipico veneziano, che vi invitiamo a fare vostro. Non ci si ferma quasi mai in un posto, si salta da un locale all’altro nei diversi sestieri, per assaggiare le specialità di ogni posto. E ovviamente confrontare gli spritz per decretare il migliore.
Ecco un tour testato e selezionato nelle zone centrali della città, per scegliere il meglio dei bacari sia per l’atmosfera, sia ovviamente per il cibo.
Sestiere Cannaregio
Cicchetteria venexiana da Luca e Fred
Cannaregio, 1518, 30121 Venezia VE
Seppia polenta e calamari, la polenta in carrozza con l’acciuga, polpette di tonno. Questi sono alcuni dei cicchetti più famosi. In realtà tutte le polpette, qui, sono buonissime. Caricare il piattino di prelibatezze è davvero molto facile.
Al Timon
Fondamenta dei Ormesini, 2754, 30121 Venezia VE
Se finiscono i tavoli, non c’è problema: sedetevi sulle barche ormeggiate davanti al locale. Si può anche cenare (la selezione di carne è ampia ed estremamente gustosa), ma questo locale è famoso proprio per i cicchetti. Il baccalà mantecato con crostoni di polenta è un classico (e se ve ne innamorate e volete farlo a casa, ecco la nostra ricetta). La vetrina di questo bacaro, con infinite opzioni di farciture per i crostini, potrebbe mandare in crisi chiunque. La soluzione? Provarli tutti.
Cantina Vecia Carbonera
Rio Terà de la Maddalena, 2329, 30121 Venezia VE
Quella che un tempo era una vecchia bottega di carbone, oggi è un’osteria accogliente e rustica. La caratteristica più curiosa di questo posto è sicuramente la porta che si affaccia direttamente sul canale, attraverso la quale arrivano le merci per il locale. Provate i crostini con porro e gorgonzola o gamberetti e radicchio che, accompagnati dallo spritz Select, possono diventare un pranzo o un semplice aperitivo.


Sestiere Santa Croce
Bacareto da Lele
Fondamenta dei Tolentini, 183, 30100 Venezia VE
Perfetto per assaggiare al volo paninetti croccanti freschi di giornata ripieni di salumi appena tagliati: salame, prosciutto, soppressa e funghi o carciofi e pancetta. Perché al volo? Perché qui i cicchetti si mangiano appoggiati sulle grosse botti di legno che si trovano all’ingresso, o nel caso ci si può sedere sul bordo del canale. I prezzi dei vini sono molto bassi, quindi bisogna fare doppiamente attenzione a non strafare.
Arcicchetti Bakaro
Santa Croce, 183/a, 30135 Venezia VE
Proprio accanto al Bacareto da Lele, questo posticino (con tavoli e posti a sedere) è una validissima alternativa: con cicchetti grondanti di buonissimo baccalà mantecato e altri di salumi e formaggi. Arcicchetti è amato da tutti sia per i prezzi bassissimi (1 € per i cicchetti e 1,80 € per gli Spritz) che per la qualità di cocktail e vino.


Sestiere San Polo
Cantina Do Spade
San Polo, 859, 30125 Venezia VE
Una trattoria dove bere velocemente un’ombra scambiando due chiacchiere, ma anche un posto in cui ci si può fermare a mangiare i grandi classici della cucina veneziana. La particolarità di questo posto però è che si possono trovare tutte le curiosità gastronomiche tradizionali e di stagione che si sono un po’ perse, come il montone castrato durante la Festa della Madonna della Salute (il 21 novembre), o le moeche (i “granchi nudi” del periodo della muta di marzo/aprile e ottobre/novembre). Le tipicissime “sarde in saor” ci sono sempre, così come il fegato alla veneziana o le polpette al sugo rosso. In un posto come questo però, si può azzardare qualcosa di più.
Ostaria dai Zemei
San Polo 1045, b, 30125 Venezia VE
Il fatto che sia vicinissima al Ponte di Rialto, fa pensare subito ad una trappola per turisti, ma questo posticino è ormai storico, oltre che estremamente curioso. Il nome stesso del locale è legato ai due proprietari, una coppia di gemelli, che da lungo tempo gestisce il locale tappezzato di foto di gemelli avventori e non. Qui gli abbinamenti sono un pochino più azzardati e il baccalà viene servito con il sedano, mentre la cipolla caramellata viene abbracciata dalla pancetta. Nel caso si riesca ad accaparrarsi un posto, prestare attenzione ai prezzi un po’ più alti della media.


Sestiere Dorsoduro
Cantine del Vino già Schiavi
Fondamenta Nani, 992, 30123 Dorsoduro, Venezia VE
Nel quartiere universitario di Venezia si trova questo luogo suggestivo, in cui entrare per acquistare vini e fermarsi per dei deliziosi cicchetti. Si tratta di un’enoteca molto fornita, in cui gli acquisti vanno fatti con lentezza, perché prima di comprare è sempre meglio assaggiare. E qui gli assaggi non mancano: in piedi, appoggiati ai tavoli alti di legno in mezzo a centinaia di bottiglie di vino, gli avventori condividono spazi e chiacchiere, mangiando cicchetti e abbinandoli ai tanti vini disponibili.
Un salto e un assaggio in Laguna
Venezia è anche la sua splendida Laguna, con le isole, ognuna diversa dall’altra. Non perdete l’occasione di fare un salto, oltre che a Murano, anche nella colorata Burano, amata dagli artisti. Anche qui, come “in città”, è possibile perdersi tra viuzze, canali e bacari. I cicchetti di pesce e gli immancabili tramezzini sapranno rifocillarvi a dovere, dopo la passeggiata tra case dai colori sgargianti che sfidano le fitte nebbie lagunari.

E dopo i cicchetti?
Se l’effetto di questi stuzzichini, uniti a spritz e ombre di vino, è stato quello di farvi aumentare la fame, allora non resta che sedersi a tavola. Un consiglio? Si può fare un salto fuori dalle rotte turistiche, raggiungendo in vaporetto o in water taxi l’Isola Mazzorbo per un pranzo o una cena all’Osteria contemporanea Venissa. Qui i prodotti della Laguna di Venezia incontrano la cucina creativa, in un ambiente che invita al relax.