Avere una nonna originaria del Lago di Garda mi ha regalato, tra le altre cose, una ricetta rara e preziosa: quella dei biscotti sanvigilini. Farina, burro, zucchero, uvetta sultanina, lievito, uova, limone grattugiato. Pochi e semplici ingredienti, quelli tipici delle ricette di una volta, che si collegano alla mia infanzia e alla gioia del tempo che mia nonna mi ha regalato!
Quando li preparava (di solito il venerdì per poi lasciarmene un bel sacchetto da portare a casa per il fine settimana) non riuscivo a resistere alla tentazione di assaggiarli già da crudi! Mia nonna faceva finta di sgridarmi, ma arrivata al terzo biscotto mangiato crudo mi cacciava letteralmente dalla cucina!
Con il passare degli anni, sempre più spesso mi raccontava che quella ricetta aveva la sua stessa età! In effetti lei stessa era una bambina quando negli anni Quaranta un oste della locanda di Punta San Vigilio li preparò per la prima volta per Winston Churchilal, o almeno così si dice! Non è un caso infatti se la ricetta prevede una buona quantità di burro, omaggio dei tradizionali biscotti anglosassoni.